Verbale assemblea Treviso del 29 ottobre 2023

Scritto da Istrator Admin il 14-11-2023

Cari soci, ecco allegato il verbale dell'incontro che abbiamo avuto a Treviso lo scorso ottobre e dove sono stati discussi alcuni temi interessanti.

Buona lettura.

Verbale dell'Assemblea regionale d'autunno di SERVAS Veneto


Il giorno 29 ottobre 2023 alle ore 14:00 si riuniscono i soci SERVAS del Veneto per l'Assemblea regionale d'autunno, presso la Casa Parrocchiale della parrocchia di San Giorgio, Quinto di Treviso, per discutere il seguente Ordine del giorno:

Presiede la coordinatrice regionale Marilisa De Gerone, verbalizza la local helper di Treviso, Rosella Vendramini.
Marilisa saluta i presenti e ringrazia Rosella e Michela che hanno organizzato l'incontro e la visita guidata all'Oasi naturalistica di Cervara, molto apprezzata da tutti i partecipanti. Qualcuno ha espresso interesse per Làgole, e Marilisa ci inviterà, non appena riprende il servizio del treno.

Quote: Si ricorda che ognuno può provvedere al bonifico da sé. Qualcuno sostiene che sarebbe preferibile pagare al coordinatore regionale o ai local helper abilitati per comodità magari durante le assemblee regionali o provinciali, specie i nuovi iscritti per l’immediatezza di decorrenza dell'iscrizione. Si ricorda inoltre che le quote versate dal 1° novembre valgono anche per l'anno successivo.

Soci nuovi: chi intende avvicinare Servas lo può fare entrando nel sito dove trova scritto come fare e chiedere l'intervista. L’intervista consiste in un colloquio diretto con il coordinatore o con il local helper. A Rovigo non c'è nessuno, semmai si contatta Padova o si fa on-line con Marilisa. Il colloquio verte sulla condivisione dei valori Servas. Durante l'anno avvisiamo la tesoriera se entrano nuovi soci con relative quote.

LOI: La LOI non ha più il bollino cartaceo ed è on-line, Marilisa o Ermanno Gaiga la vidimano.

Ermanno: Pomilla abilita i coordinatori o i local helper a Servas Internazionale per vedere e vidimare le LOI. Marilisa spiega che lei non riesce e che risolve facendosi inviare tramite WhatsApp la bozza della LOI. L verifica e poi la approva direttamente. Ma questo non sarebbe l'iter corretto.

SOL: Non tutti i soci vogliono mettere la propria foto o entrare in SOL. Nella nostra scheda (sito Servas.it) ci sono le regole italiane sia sulla scheda che nell’accesso (tipologia di password). Servas International è una pseudo casa madre dove i vari profili vengono migrati da Servas Italia, ma se mancano dati o se non viene flaggato VOGLIO ADERIRE A SOL, non si compare nella lista Internazionale. Ricordiamoci che in questo modo non siamo visibili all'estero, ci vedono solo gli italiani. Il SOL ancora non sostituisce la LOI, perché alcuni paesi la fanno pagare e per loro è un'importante fonte di finanziamento. Ermanno maneggia tante schede e nota varie mancanze. Raccomanda ai Local helper di controllare se sono complete. Attenzione agli indirizzi mail, vanno aggiornati se
sono cambiati molta posta ritorna indietro perchè la casella non viene più utilizzata. La foto serve per le LOI, ma perché non metterla anche nel sito italiano? Se un socio italiano mi chiede ospitalità, vado sul sito per vedere che sia socio e guardo la foto almeno per vedere che faccia ha.Qualcuno obietta che il SOL non ha la stessa privacy dell'Italia. Ma se ci pensiamo, nessuno di noi è esente dalla divulgazione dei propri dati, siamo chiamati a fornirli in continuazione su decine di siti, non sarà proprio Servas il problema principale.

Maria Stella Dal Pos: Parlando di Servas Francia, nel SOL non ci sono foto, e inoltre manca la città dove risiede chi ospita, c'è solo la regione, e mancano le notizie personali. Ma é possibile? Chiede poi informazioni in merito alle richieste di ospitalità pervenute tramite il sito. Sono molto a rischio di non venir notate, chi mai va a controllare? Se non una volta all'anno o poco più. La Francia, come sito, utilizza solamente il SOL e perciò a maggior ragione dovrebbe essere completo. A tutti viene consigliato di scrivere al C.E. italiano per segnalare se manca qualcosa o se i soci stranieri si sono comportati in maniera anomala, così poi il nostro CE si fa portavoce presso il CE dell'altro paese.

Contatto mail via sito: c'è già in automatico il reinoltro alla mail personale. Alcuni browser non supportano più di tot invii, li mettono automaticamente in spam. Quindi si prega Marilisa di non inviare mail a più di tot indirizzi. Fino a 50 ok, oltre... non sempre. E non in cc, ma ccn.

Arriviamo al giro di presentazione dei soci in assemblea.
Progetto SYLE: in gennaio a Belluno è stato presentato Servas in una scuola grazie al progetto della neo-socia Loriana Pison; questo ha fatto sì che siano entrati nuovi soci, famiglie, e due ragazze anche in Syle. Dalla Danimarca è arrivata una ragazza che la famiglia Spezzati e Marilisa hanno ospitato e aiutato a girare e fare esperienza di volontariato. Bella l'idea della presentazione a scuola, da dare in mano ai ragazzi, non a noi "vecchietti". Anche Manuela Zoppas di Conegliano si è proposta di presentare Servas nella propria scuola ed è in trattative con la sua preside.

Assemblea Nazionale a Cagliari: hanno partecipato Manuela e Rosaria. Presenti un centinaio di persone. C'è riciclo per fortuna. Mancava Luigi Uslenghi, peccato. C'erano gite ed escursioni. È stato votato e soppresso il cartaceo del giornale. Questa è una grande perdita per un'associazione, speriamo cambino idea. Il giornale cartaceo è un “veicolo pubblicitario”. Lo leggi tu, lo lasci sul tavolo e lo legge qualcun altro e così si parla di Servas. Altro è la Lista che cambia spesso. È bello anche porgerlo agli ospiti che arrivano, si sottolinea il senso di appartenenza. Rappresenta la storia dell'associazione. In relazione alla soppressione del cartaceo si sono addotti motivi economici (la stampa del giornale costava sui 3000 euro) ma fintantoché abbiamo dei soldi, l’assemblea preferirebbe si continuasse a stamparlo. In mancanza di fondi si penserà ad un cambiamento di quote. Di noi, chi rivuole il giornalino cartaceo? Quasi unanimità (si astengono solo 3 nuovi che non hanno ancora versato la quota).

Assemblea Nazionale: Quanti avevano votato in Sardegna? Pochi presenti (rispetto al numero dei soci). Marilisa e chi era presente riportano un po’ le situazioni che si sono presentate in assemblea. Prossimamente non si potrà più delegare il voto consegnando pacchi di voti al rappresentante (si intasava lo spoglio e la modalità non era prevista nel regolamento elettorale). In assemblea si sono approvate le modifiche allo Statuto e al Regolamento per cui risulta approvata la votazione on-line e, in alternativa, la votazione cartacea da spedire al presidente via posta (che deve arrivare almeno una settimana prima della data dell’assemblea). Torniamo all'Ottocento! Viene spiegato che la votazione online funziona solo durante l'assemblea in un certo orario (il presidente apre e chiude la votazione). Chi è stato all’assemblea lamenta che non era stato possibile discutere le modifiche (nemmeno dal punto di vista ortografico) e che è stato chiesto di votare le modifiche in blocco. Questo atteggiamento anti-democratico solleva un coro di proteste fra i presenti. Insomma, questo voto Online ha acceso gli animi.

Sito: Attenzione: Il sito elenca le novità pubblicate dall'ultima visita dell'utente che vi entra. Pertanto basta collegarsi e leggere quelle.

Proposta: fare un incontro veneto il giorno dell'assemblea, guardarla insieme e votare tutti insieme. (A polenta e sopressa!)

Prossima assemblea: Boh. Rosaria dice che si potrebbe farla a Rimini, così potrebbe venire anche Uslenghi (lei l’ha sentito e lui le avrebbe lasciato qualche speranza). Tra parentesi, c'è un nuovo lungomare disegnato dallo studio di architettura della nostra socia MDP, che però non vuole farsi pubblicità ;-)

Aumento della quota: Tutti i presenti dichiarano che l’attuale quota è poca cosa e viene ben sopportata ma ci si chiede è necessario modificare la quota? Vediamo intanto la Cassa nazionale di Servas Che giacenza c'è? Non lo si sa di preciso (nessuno ha sottomano il bilancio) ma si parla di una cifra di circa 45.000 euro. Cosa ne facciamo? Con questo accantonamento perchè aumentare le quote? Siamo un'associazione no profit, il saldo dev'essere a zero. Capiremmo se fossimo in rosso... È stato tolto il rimborso ai coordinatori, anche per le assemblee. Sono rimasti i rimborsi viaggio solo al Comitato Esecutivo e ai coordinatori per le riunioni nazionali. Alla prossima assemblea nazionale bisogna assolutamente portare l'argomento. Ogni anno il tesoretto cala di 5 o 6000 euro. Okay. Ma analizziamo queste spese. Favoriamo i giovani, si dice, investiamo nel futuro. Ok, ma non solo questo. Adesso molto si fa on-line, ci sono molte meno spese. I coordinatori sono stati sollevati da vari oneri, è vero, basta che lavorino per creare e incentivare l'aggregazione. L’assemblea chiede che Marilisa porti al CE la richiesta di rimborsare ai coordinatori le spese sostenute a livello regionale per le assemblee o per le attività che comunque portino lustro a Servas. Si dovranno trovare le modalità ma tutti noi pensiamo che le spese, esempio il noleggio della sala odierna, debbano essere rimborsate al coordinatore. Francesca Guarato racconta una sua esperienza. Anni fa con Ermanno abbiamo organizzato Alpe Adria che ci era costata tantissimo, eravamo con l'acqua alla gola, ci dovevamo auto finanziare! Scherziamo? Mai Più! Servas non ha fini di lucro, non deve avanzare utili. La sala di oggi, 30 euro, non dovrà mica pagarla Marilisa?! Chiederà rimborso. Nel bilancio di previsione vanno decise le attività, con l'indicazione dei rimborsi o meno. A Cagliari è stato ribadito dal CE che lo Statuto non poteva essere cambiato di una virgola, neanche nella sintassi. Questo si chiama essere ingessati! I temi erano già decisi e la discussione non gradita. Il Socio del Lazio non è stato neanche ascoltato. Aveva divulgato la sua opinione in anticipo, ma non gli si è dato spazio. È contrario allo spirito di Servas mettere a tacere i soci liquidandoli con un "Ne abbiamo preso atto". È antidemocratico. E se promulgassimo un documento all'assemblea regionale, da portare alla Nazionale? Altrimenti come possono i soci esprimere un parere? Blindare le proposte è come chiedere la fiducia da parte del governo.

In Servas nessuno è dipendente e quindi non abbiamo spese di personale. La nuova normativa sul Terzo settore ha bloccato i rimborsi forfettari. Ma se si sospendono, nessuno più ha voglia di far niente. Perché fare ostruzione? È tutto documentabile. Specie i momenti obbligatori per statuto.
E questi giovani, vanno motivati, non semplicemente finanziati. Syle è un bel progetto, concreto, che crea connessione. Vogliamo trasparenza, questo è il punto. E umiltà da parte del C.E.

La Geolocalizzazione è nata con il Sicoga in Korea, 5 anni fa. Quanti siamo, chiede un nuovo socio? 1400 soci in Italia, 18 - 26 anni 1 centinaio, i minorenni sono accorpati ai genitori. Scambi di minori, è possibile solo con rapporto privato tra famiglie. 120 soci Veneto attivi.

Report dall'India: Sembra ci sia stato il raddoppio della quota per paese pagante (l’Italia versava circa 3700 € ora dovrebbe versarne circa 7000 €). Ogni paese vale 1 voto. Chi ha pochi soci non paga la quota, e quindi è d'accordo sull'aumento perché non ne viene toccato!
Vanno tradotti i verbali del SICOGA in italiano così tutti possono leggerli. Manuela è interprete, si è offerta di fare dei riassunti. Abbiamo il diritto di sapere. Una volta c'era un team di traduttori, adesso non c'è più questo gruppo di lavoro. Il CE dovrebbe fare da collegamento con l'international.

Sito italiano: Se abbiamo problemi con le schede, contattare il webmaster Ermanno Gaiga.

Nuovi soci: tutte 'ste sigle, non le capiamo! E vorremmo conoscere le vostre esperienze.
Francesca racconta il suo viaggio in bici in Patagonia con visita a Santiago e Valparaiso dai Servas. Ha visitato le case di Neruda, cenato insieme ai soci, con la figlia. In Cile ci sono sommosse continue. Racconta l'esperienza. Rosaria Malcangi: "Qual è la regola,1 o 2 notti? Ero stata a cena da alcuni Servas a Londra, non osavo farmi ospitare, ma volevo conoscerli. Una sosta di una sola notte è trattare la famiglia come un albergo", mi hanno detto! La regola sarebbe due notti, poi volendo si può accettare anche una. Lo scopo è socializzare, non il mordi e fuggi. 4 notti sono troppe, ne approfittano. E tutti i visitatori devono essere Servas, non si possono portare amici o parenti non iscritti. Sennò lo si segnali al CE.

Domanda da nuova socia: Dobbiamo fare i ciceroni ai nostri ospiti? È obbligatorio? Assolutamente no! È soggettivo, se piace lo si fa. Si danno indicazioni e dépliant se si vuole. E poi si è sempre liberi di dire no a chi ci contatta. L'importante è rispondere sempre, anche se con un no. Non si deroga dalla LOI. Il viaggiatore la deve avere, facciamocela spedire prima della visita. E controllare nel SOL. Poi è l'ospite che deve qualificarsi. Per l'Italia basta controllare nel sito. Per questo nel profilo ci va la foto, con quella possiamo vedere in faccia le persone. La LOI non costa, facciamocela mandare. E usiamola anche in Italia, che racconta di noi. Non è vietato! Ermanno invece è del parere che la LOI è obsoleta. Le info sono già nel sito. Nel SOL c'è già tutto, identico alla LOI.

Marilisa e Rosella contattano il parroco che ci ha fornito la sala riscaldata per ringraziarlo e illustrargli in breve cos'è Servas.


Alle 17 passate raccogliamo le nostre cose. Grazie a tutti i cuochi che hanno condiviso il pranzo, e un arrivederci
alla prossima occasione.

 

Ecco alcune foto per ricordare l'evento:

 

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