Giovani Servas in Lombardia- nr.2

Scritto da Rota Raffaella il 02-09-2018

Pensieri in Volo..

di Giada Micheli, 16, Servas Lombardia

(Biennale di VnC-Portugal, Servas Youth Camp, Giada e il suo Uomo-Lupo)

 

 

Se considerassimo ogni emozione e sensazione che risiede in noi come un individuo, si potrebbe dire che all'interno di noi ci sia un mondo. Credo che esso sia differente per ognuno di noi, dal momento che viviamo, pensiamo e proviamo emozioni tutti a modo nostro, secondo quella che è la nostra persona e la nostra interpretazione. I luoghi, le piante e gli esseri che popolano questo mondo dipendono dalle persone che noi siamo, che a loro volta sono determinate da una serie di fattori, tali storia, scelte di vita ed ed esperienze. Ora, che il mio mondo sia o meno degno di attenzione non lo so, ma vorrei tanto parlarvi di una piccola parte di esso, una nazione, che per quanto non abbia dimensioni esagerate rispetto a molte altre è molto importante per diversi motivi, tali pensieri a cui ti conduce, apertura, esperienze... Vita! Questa piccola parte del mio mondo è costituita da un'associazione, il cui nome è Servas. Spiegare a parole cosa essa sia mi risulta molto difficile, dal momento che qualsiasi cosa io possa dire non sarebbe abbastanza... Ma non credo che essa sia una buona motivazione per non tentare nemmeno, e tantomeno per negarmi di parlare del mio vissuto assieme ad essa, nel quale qualcuno potrebbe ritrovarsi o, viceversa, confrontarsi. Mi sono iscritta a Servas meno di un anno fa, assieme ad altri 3 componenti della mia famiglia. Inizialmente non ne ero particolarmente entusiasta, la vivevo come un'esperienza qualsiasi... E davvero, io non so ne quando ne perché ciò sia cambiato, ma quel che posso dire, certa della verità delle mie parole, è che in pochi mesi io sono cambiata grazie ad essa. Parlare di associazione pare essere un concetto quasi astratto, irreale, ma la verità è che essa non é altro che una grande famiglia, un gruppo di amici assai differenti tra di loro, disposti al confronto. Assieme ai componenti di essa ho fatto tante di quelle esperienze, seppur in poco tempo... Solamente quest'estate, per esempio, ho ospitato nella mia dimora Esther, una ragazza proveniente da Praga, ho fatto parte di una famiglia Barese e sono stata al campo giovani, svoltosi a Vila Nova De Cerveira, in Portogallo. La prima delle suddette esperienze mi ha posto di fronte una serie di sfide, quali più e quali meno complicate: partendo dall'utilizzo della lingua Inglese, mia grande difficoltà da tutta la vita, fino al confronto su temi a me molto cari con ragazza di una cultura totalmente differente dalla mia, tali politica, storia, omosessualità, pace e rispetto. Questa ragazza si è rivelata essere, fin dal primo istante, molto differente da quella che è la mia persona: introversa, timida, quasi impaurita talvolta, ma come ho avuto modo di scoprire, sensibile e profonda a suo modo. A Esther credo di aver  donato molto per ciò che erano le mie possibilità allora (non in senso materiale), e mai una sola volta ho pensato di non essere stata ricompensata per tutti gli sforzi fatti... Mai!
La seconda sfida che ho voluto tentare quest'estate, consistente nella mia permanenza a Bari (Puglia) per un poco, ospite in una famiglia, ha saputo donarmi tutto e niente al contempo. Ciò a cui più mi è servita non è il fatto di avermi portata a provare emozioni a me ignote, ad acculturarmi o ad aggiungere quella città sulla lista dei luoghi visitati nella vita, bensì al sentirmi accolta, a casa in terra straniera, sotto lo stesso cielo. Francesca, Angela, Pino e Luca, i componenti della famiglia che si é rivelata disposta alla mia ospitalità, seppur a loro modo, si son rivelati disposti fin da subito a mostrarmi la loro anima e ad aprirmi il cuore, e probabilmente non avrebbero potuto farmi regalo più bello.
Per quanto riguarda il campo giovani invece, che dire... Essendo ora in viaggio, destinazione casa, un milione sono le emozioni, le esperienze e le persone che mi vagano per la testa. È una galassia con tante piccole e grandi stelle, ognuna differente a modo suo, ognuna luminosa a modo suo. Potrei stare qui ad elencarle tutte, a parlarvi di Aurora e Gaia, sorelle per me, a parlarvi dei paesaggi, di sogni, di confronti, di Raffaella, una persona come poche al mondo, e delle nuvole che vedo da quassù, ma... Che senso avrebbe? Io, inutile, non ho la verità oggettiva in tasca, e la mia storia non é che un puntino nell'universo, una goccia nell'oceano ... Ma, se io sono una goccia, sono felice che Servas sia il mio mare. Come mi disse una persona di recente, infatti, Servas può sembrare una gabbia di matti, ed in fondo lo è, ma... ci si sta bene, e ci si sta bene davvero! 

 

 

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