SYLE E VOLONTARIATO: DALL’ITALIA (EUROPA) AL MALAWI (AFRICA)
Scritto da Rota Raffaella il 13-07-2022
PREPARAZIONE DEL PROGETTO SYLE+VOLONTARIATO
Nella mia scuola per diplomarmi ho dovuto completare le ore di alternanza scuola-lavoro.conoscevo Servas malawi perche Paschwa Benbow (Servas Malawi) era stata ospite a casa nostra due anni fa e sua madre è la coordinatrice di Servas in Malawi. Ho pensato che sarebbe stato molto interessate visitare e fare un esperienza di volontariato in un posto cosi differente dall’Italia
Ho sempre voluto visitare l’Africa cosi ho contattato Raffaella, la nostra leader Giovani Servas in Italia e le ho chiesto se questo progetto poteva funzionare.
Le cose erano lente all’inizio e molto incerte ma successivamente si sono realizzate e ho inizito a prepararmi con le diverse vacinazioni, applicarmi per il visto e a svolgere tutto il necessario.
Ho prenotato i miei voli e ho dovuto richiedere un nuovo passaporto, sistemare la mia LOI e accordarmi con la mia scuola per accertarmi che si potesse compiere il viaggio.
Ho inviato la mia LOI al Malawi e ho iniziato il processo di candidatura.
Poi Dylan Thomas un ragazzo del Malawi, ha deciso di fare altrettanto per un progetto SYLE e cosi abbiamo avuto una specie di scambio
E’ stato creato un gruppo wa con le famiglie ospitanti e alcuni membri servas e ho inviato un video di presentazione.
VIAGGIO E ARRIVO
Sono partita da Milano, atterrata a Roma, poi ad Addis Abeba e infine Blantyre. I genitori di Dylan sono venuti a prendermi all aeroporto di Chileka e mi hanno portato direttamente sulla collina di Nyanbadwe.
La sera poi, siamo stati a casa di Sarah per incontrare i membri Servas per un piacevole spuntino.
E’ stato un inizio molto veloce per me, molto piacevole, nonostante la stanchezza del lungo viaggio.
CIBO
Il cibo era internazionale e malawiano. Pesce , fagioli, naima (una specie di polenta bianca), riso, pollo, verdure.. E anche io ho condiviso una parte della mia cultura portando Grana Padano e cucinando dei piatti tipici.
OBIETTIVI DEL PROGRAMMA DI VOLONTARIATO
1 Essere assistente didattico in due scuole. In blantyre e in Zomba
2 supportare e aiutare nella distribuzione del cibo con le Ong Hopeful Hearts a Mulanje.
OSPITALITA
La prima famiglia ospitante è stata quella di Jaqueline e Thomas a Blantyre, poi sono stata da Kulsum Hassan prima in Blantyre e poi a Mulanje. Successivamente ono stata da Fatima Karim a Zomba e negli ultimi due giorni da Demelza e Bens a Blantyre. Ho viaggiato poi una settimana , visitando Liwonde Park e Cape Maclear. Letti e stanze moderne con piumoni, lenzuola e docce calde.
Spazi semplici ma molto puliti e curati.
ESPERIENZE PERSONALI: DIFFICOLTA INCONTRATE
- Faceva molto piu freddo di quanto mi aspettassi . ho dovuto procurarmi vestiti caldi, specialmente sul monte Mulanje e al suo apice, Sapitwa (-5 gradi).
- Le giornate in Malawi iniziano molto presto. Dovevo essere a scuola alle 7 del mattino e quindi alzarmi alle 5.30.
- E’stata cambiata dal governo la data delle vacanze di “metà periodo”, quindi abbiamo dovuto fare qualche modifica al programma scambiando la settimana di insegnamento a Zomba con la settimana di visita.
- Non c’era abbastanza lavoro pratico da svolgere presso la Ong Hopeful Hearts.
- Dover pagare il viaggio da sola. Dato che dopo essere stato fissato sono state applicate delle modifiche al programma.
- Dover scegliere a chi donare la somma che ho raccolto (630 eur-mK 690 000) soldi che avevo raccolto prima di partire con una iniziativa di vendita di lasagne e offerte ricevute dagli amici.
Elisa Azzola (Nembro, Bergamo, Italy)
NOTA della coordinatrice SYLE.
Elisa ha condiviso la sua esperienza con gli altri Servas con immagini e racconti, durante l’incontro di sabato 9 luglio a Fiobbio/Nembro. Certo un’esperienza interessante e di valore, un gradino verso la conoscenza di un mondo altro da noi, l’Africa, che lascia molte curiosita e domande aperte.
Nel dibattito le domande sui nostri stili di vita, dopo un’esperienza Servas in Malawi “cosa ci portiamo a casa?”, “siamo piu felici se possediamo meno cose”? “cosa è cambiato o puo cambiare nella nostra quotidianita?” ….sicuramente non hanno una risposta univoca e giriamo a voi la provocazione che contengono.
Raffaella Rota