Relazioni di viaggio

Scritto da Rota Raffaella il 20-07-2018

Amici conosciuti a Servas in Bici di qualche anno fa. Amici accolti in occasione di un piccolo viaggio invernale. Ed ora eccoci qui, tra i laghi di Lugano e Maggiore, versante svizzero, ad assaporare atmosfere inconsuete.
Ci unisce Servas e tanta voglia di incontro e di accoglienza reciproca... Ma ci unisce anche un amore profondo per la montagna e il viaggio “a passo lento” …a piedi e in bici.
Il primo giorno una cena bergamasca/ticinese e dopo un sonno ristoratore, decidiamo un itinerario in bici sui percorsi ciclabili che dal lungo lago di Locarno portano verso Bellinzona (25 +25 km pianeggianti). Un tempo “Chiusa delle Alpi” oggi ancora mostra i resti merlati delle mura e i castelli su tre livelli. Patrimonio Unesco. Aria allegra di mercato, cielo azzurro e caldo. Visitiamo il Palazzo Cantonale e cerchiamo di decifrare antichi simboli araldici..quanta storia e quanta vicinanza alla nostra cultura..Ornella ed io cerchiamo ponti e similitudini tra la storia (e le storie) dei nostri due paesi e della nostra gente. Anche noi migranti..ai tempi dei nostri nonni, anche noi dominatori  ai tempi del Granducato di Milano.
La serata passeggiando sul lungo lago di Ascona e riempiendoci delle luci del lago.
Il giorno successivo Gerhard ci accompagna ad esplorare la Valmaggia e la piu alta e selvaggia Valle Bavona, oltre le cascate di Foroglio, un susseguirsi di piccoli nuclei di abitazioni con i tetti di piode e gerani ai balconi. Le case sono costruite tra i massi di granito delle frane preistoriche, a volte ricavando rifugi  con lo stile dei “crotti”, che qui chiamano “Sprüch”. Mucche al pascolo e il fiume che diventa torrente con pozze profonde e cristalline. Ponti romani e odore di muschio. Verdissimi prati fioriti e ancora nevai in alto. Piccole chiese e Santelle lungo la strada. Visitiamo la casa del Landvogt, il balivo che qui amministrava la confederazione nel XVI secolo. Il rigore delle architetture, l’atmosfera tranquilla che ti entra dentro. Ci riempiamo gli occhi di “bellezza” e di “meraviglia”.Questa valle è magica.
Raggiungiamo la frazione di San Carlo, al culmine della valle, dopo 42 km di salita (da Locarno), in parte su ciclabile in parte su strada (bici da corsa e da prendere con calma, alcuni tratti superano il 10%). Il nostro giro di boa è ai piedi della funicolare che porta ai laghi di Robiei, ai piedi del ghiacciaio di Basodino.
Dopo questa esperienza, sono ancora piu convinta che superare gli stereotipi è necessario per assaporare una nuova amicizia. I confini sono solo un concetto geo-politico, in realtà l’intesa è profonda e il “sentire” è condiviso. E allora…ARRIVEDERCI a PRESTO!!!
 Raffaella Rota


 

 

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